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Immagine del redattoreMaria Rita Trecci Gibelli

ARTI E MESTIERI DEL MERCATO MEDIEVALE


UN'ISPIRAZIONE CHE VENNE DA LONTANO

Una notte - mentre mia madre Rita dormiva nella sua bellissima camera da letto le cui finestre di vetri a piombo si affacciano sul cortile interno - ebbe la percezione di sentire dei rumori che provenivano da lontano... In effetti venivano come da un altro tempo. Nel dormiveglia, fra le lenzuola fresche di bucato e i cuscini di piume d'oca, si faceva strada un ricordo che non le apparteneva. Sentiva suoni di voci nel cortile, e le ruote di un carro che attraversavano il ponte levatoio. La sensazione di un fermento, di un brulicare di cose... Vicende, affari, azioni, incontri... Una sensazione indefinita e mista, carica di significati.


SOGNO O VISIONE?

La sua personalità creativa e sensibile codificò la mattina dopo le sensazioni confuse ma nette di un mercato. Un mercato antico, che forse si teneva attorno al castello nei secoli del Medioevo. Le venne un desiderio, un'intuizione delle sue, una di quelle cose suggerite nell'etere e pronte a essere captate da chi sa ascoltare. Nacque così il Mercato Medievale del Castello di Gropparello! Un bellissimo guazzabuglio di arte e mestieri. Più arte in effetti... Con tanto sapersi arrangiare e poco lavorare. Ma sarà stato così anche a quei tempi, di certo. Fra pochi artigiani finemente istruiti si saranno mescolati tanti il cui mestiere principale era sbarcare il lunario alla meno peggio, rimediando il pasto quotidiano.

FOTO STORICHE: IL NOSTRO PRIMO MERCATO MEDIEVALE - ERA IL 1996


Quel primo esperimento metteva assieme qualche attore ispirato, pochi costumi semplici ma fantastici, e tutta l'emozione di trovarci immersi come bambini in un gioco di invenzione e realtà, fra profumi, suoni e scene che sembravano spuntare dalle nebbie del Tempo.

Con la rievocazione storica si entra nella dimensione del tutto è possibile, si abbattono le barriere del comportamento sociale convenzionale e ci si sente liberi.

In recitazione il termine prove indica il provare a mettere nel corpo un'emozione. Nella rievocazione storica accade la stessa magia. Si guarda la storia dal di dentro, vivendola sul corpo e con i sensi. Provare per credere.


COMBINAZIONI MAGICHE: IL GIULLARE, I BARBARI E LE ANATRE

Ci piacque moltissimo, quel primo mercato. Da quella data fondamentale ha preso il via una serie di manifestazioni che scandiscono il nostro anno di attività turistica esperienziale, portandoci a contatto con la ricerca, le sperimentazioni, le scoperte e le collaborazioni con gruppi storici di varie regioni d'Italia, fra cui spicca la nostra scuola d'arme di Castell'Arquato, la Gens Innominabilis.

IL MERCATO DEGLI ULTIMI ANNI SI È ARRICCHITO DI PREZIOSE COLLABORAZIONI

Ora i mestieri sono ben rappresentati da questi professionisti della ricostruzione, esperti ricercatori e interpreti emozionati di tecniche, usi, costumi, ricette, forme e colori.

I filati di ortica e i bozzoli di seta della tessitrice sfilano sul banco accanto al lavoro del mugnaio, che vi farà provare a ridurre in farina i suoi cereali girando la pesante macina di pietra - banchi di Giano l'Artigiano. Il falconiere della Gens Innominabilis, Angelo, costruisce personalmente i cappucci di pelle del suo falco, decorandoli di splendide piume colorate. Il falegname intaglia e raspa, mentre altri artigiani lavorano la pelle, il cuoio, intrecciano cinture e cucinano cibo per i cavalieri, che si sono accampati con le loro tende per bivaccare. Ogni tanto qualcuno si allena, con la spada o col bastone.


C'ERA DAVVERO QUESTO MERCATO? CERCA CERCA SCOPRIAMO CHE...

  • Nel diploma imperiale carolingio che investiva nell'anno 808 il vescovo di Piacenza Giuliano II del controllo di questo territorio - comprendente Cagnano, nome antico del castello - si parla anche del diritto di tenere due mercati all'anno. Il vescovo riscuoteva così il teloneo, cioè la tassa sulla vendita delle merci.

  • Nel 1255 il vescovo Alberto è costretto a fuggire da Piacenza perché il marchese Pallavicino, capo dei ghibellini, lo insegue per catturarlo. Egli si rifugia nel suo castello di Cagnano, dal quale continua le funzioni pastorali. Il Pallavicino avrebbe conquistato il castello ma poi sarebbe stato costretto a partire chiamato altrove da altri impegni militari. I guelfi si riappropriarono del castello e qualche tempo dopo, quando il Pallavicino tornò alla carica, i suoi fanti vennero gettati nello strapiombo dai soldati del castello, ai quali si erano uniti in alleanza i soldati di Castell'Arquato! Una collaborazione davvero storica!

  • I mercati erano occasioni di grande importanza perché permettevano di approvvigionarsi delle materie prima o dei prodotti che il territorio non offriva. Spostare le merci non era sempre facile, ma soprattutto non era sicuro a causa del brigantaggio che infestava i boschi. Il nostro archeologo, il dott. Simone Carini, che ha compiuto studi sul castello e sulle fasi storiche della costruzione, ipotizza che questa strada fosse molto importante perché probabilmente costituiva un'alternativa impervia, più diretta e sicura, alla bassa via Francigena. Quindi il passaggio delle merci, i mercati, la posizione strategica del castello e gli interessi del vescovo rientrerebbero in quadro sociale, economico e politico di grande importanza e piuttosto archetipo per descrivere le caratteristiche del nostro Medioevo. Inoltre, attivando questa alta via Francigena e difendendo il passaggio di pellegrini e mercanti, il vescovo riscuoteva la tassa sul passaggio delle merci.

LO SAPEVI?

Il fabbro era una figura indispensabile alla comunità, unico depositario dei segreti della fucina e della lavorazione dei metalli. Ma al contempo lo si temeva, perché governava il fuoco e quindi aveva a che fare con forze che ricordavano troppo l'inferno. Così lo si emarginava, ma per essere sicuri che non lasciasse il villaggio lo si azzoppava.


Il fabbro della Gens Innominabilis, ARETO, lavora il ferro nella sua fucina da campo. È il fabbro armaiolo del gruppo di combattimento medievale, e se venite a trovarci potrete vederlo all'opera, mentre martella e tempra la lama di una spada o forgia qualche utensile da cucina! Il nostro Cavaliere Nero Rodolfo da Sione non manca mai l'appuntamento.

BUON MEDIOEVO A TUTTI! VI ASPETTIAMO IL PROSSIMO WEEKEND SULLA PIAZZA DEL MERCATO, DAVANTI AI PONTI LEVATOI DEL CASTELLO!!!


Per prenotare:

Acquista i biglietti sul nostro sito, nella data che preferisci

domenica 30 aprile

lunedì 1 maggio




  • Scegli biglietto intero se vuoi vivere con i tuoi bambini l'esperienza del Parco delle Fiabe, che includerà anche la visita libera a Mercato Medievale.

  • Scegli il biglietto della visita storica al castello se vuoi solo fare la visita guidata. Il Mercato sarà comunque accessibile.


Se vuoi prenotare un tavolo alla Taverna Medievale fissalo subito! I posti sono limitati a causa della grande richiesta.
















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