Dal suo quaderno riportiamo le caratteristiche di alcuni ortaggi che ci ha portato oggi
POMODORO PAUL ROBESON
Si tratta di un pomodoro molto amato tra gli appassionati che spesso vince alle degustazioni, grazie al suo sapore e all’incredibile consistenza carnosa.
Il suo colore intenso è dovuto al suo alto contenuto di antociani, pigmenti naturali con forti benefici antiossidanti.
È originario della Siberia e solo a metà degli anni ’90 i suoi semi uscirono dai confini russi grazie ad una vendita privata da parte di Marina Danitenko, in quanto suo cimelio di famiglia.
Il suo nome deriva dall’omonimo carismatico attivista dei diritti civili. Nato nel 1898 e morto nel 1976. Paul Robeson fu un grande uomo del Novecento, attore, avvocato, cantante lirico, atleta e oratore. Era anche afroamericano ed estremamente frustrato dal razzismo. Si avvicinò al comunismo per i suoi valori di uguaglianza, diventando molto popolare in Russia… e molto poco amato negli USA, dove morì in povertà.
POMODORO GIALLO PERA
Sembrano una novità, in realtà sono molto antichi. Vengono citati dai manuali francesi di orticultura nella seconda metà dell’Ottocento.
Le piante hanno una produzione limitata ma si adattano anche a terreni difficili e siccità.
Il colore giallo attualmente è poco diffuso ma appena il pomodoro sbarcò in Europa, arrivando dalle Americhe, non era univoco riguardo al colore. Si affermò il rosso solo per una preferenza del grande pubblico. Dal nome stesso POMO D’ORO si intuisce che il colore originario era proprio il giallo. Erano i frutti che gli Aztechi coltivavano in Cile e in Perù.
A piena maturazione il frutto perde completamente le note acide.
POMODORINO NERO BLACK CHERRY
Si tratta di una varietà a bacca piccola ma sempre molto ricca di licopene, antiossidante e antitumorale. Un piccolo pomodoro super nutriente, elisir di giovinezza.
I pomodori piccoli, detti ciliegino, arrivarono in Italia nel 1986 da Israele, dove si cercava di coltivare bacche piccole, longeve e dalle incredibili proprietà organolettiche
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